Circ. n. 92 – Progetto “Bimbinsegnantincampo…competenti si diventa” – percorso ludico-motorio per la Scuola dell’Infanzia.
Circ. n. 92
Bologna, 30/10/2019
Ai Docenti
e p.c. Ai Genitori
Scuole dell’Infanzia
In Circolari online
OGGETTO: progetto “Bimbinsegnantincampo…competenti si diventa” – percorso ludico-motorio per la Scuola dell’Infanzia.
Con delibera del Collegio unitario del 29 ottobre, Le scuole dell’infanzia del nostro Istituto comprensivo hanno aderito al progetto nazionale “Bimbinsegnantincampo…competenti si diventa”, promosso dal MIUR, Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione – Ufficio quinto – Politiche sportive scolastiche – Direttore generale: Dott.ssa Giovanna Boda.
“Il progetto comprende una serie di attività, finalizzate allo sviluppo di competenze, in tutte le aree della personalità, del bambino dai 3 ai 6 anni. Gli esercizi e i giochi motori, presentati e suddivisi per fasce di età, rappresentano dei punti di partenza, delle matrici generative di ulteriori e nuove attività, create e sperimentate dagli insegnanti insieme ai loro alunni. Allo stesso modo, i tre esempi di laboratori espressivo-motori, potranno guidare i docenti della scuola dell’infanzia nell’elaborazione di compiti significativi. La costruzione, nei bambini, di un armonico ed equilibrato schema corporeo, necessario ai fini della conoscenza, consapevolezza e controllo del proprio corpo, in relazione con se stesso e con lo spazio circostante, sarà perseguita attraverso attività di sviluppo e consolidamento delle capacità percettivo-motorie, degli schemi posturali e motori di base, delle capacità coordinative, ritmiche e di equilibrio. Il gioco, in tutte le sue forme, sarà lo strumento metodologico privilegiato.
Nel gioco, il bambino deve adattare continuamente le sue conoscenze e abilità alle nuove e imprevedibili situazioni che si creano nel corso dell’attività. Questa rielaborazione personale è il primo passo per la formazione del pensiero divergente e creativo. Il gioco, inoltre, è una palestra sociale, in cui tutti i bambini sono coprotagonisti attivi, osservano le regole, indirizzano l’azione al conseguimento di un obiettivo, spesso attraverso un lavoro di cooperazione e aiuto reciproco. Sfondo integratore del lavoro didattico, soprattutto di quello a carattere laboratoriale, saranno le fiabe da drammatizzare, animare e rielaborare. Unire la fiaba al gioco e al movimento, consentirà al bambino di effettuare e sperimentare delle esperienze significative con un coinvolgimento globale di tutta la sua personalità. L’itinerario didattico inizia, dunque, con la narrazione, ai bambini, di un piccolo racconto di fantasia dal titolo “I 4 piccoli eroi del movimento”.
Protagonisti sono quattro piccoli attrezzi (cerchio, palla, nastro e birillo), provenienti da un magico mondo. La loro missione sarà quella di riportare la possibilità e la gioia di muoversi agli abitanti del pianeta Terra, possibilità perduta a causa di un maleficio.
I paladini del movimento “accompagneranno” gli alunni nello svolgimento delle tre parti in cui è suddiviso il percorso progettuale:
- CORPO E MOVIMENTO,
- LABORATORIO ESPRESSIVO-MOTORIO,
- ATTIVITA’ IN SCENA.
Il lavoro motorio è focalizzato, soprattutto, sull’uso dei piccoli attrezzi perché altamente motivante per i bambini e perché permette di lavorare in tutte le aree della motricità con elevate possibilità motorie. L’arricchimento del bagaglio motorio che ne consegue, aiuterà il bambino a crescere in autonomia, identità, competenze e cittadinanza.
Di seguito, i punti di forza del progetto che rappresentano anche le sue finalità generali.
Per i bambini:
- Acquisizione della “consapevolezza” e conoscenza del proprio corpo, del controllo e della più accurata gestione di esso. L’educazione alimentare e l’educazione all’igiene personale passano inizialmente dall’affinità senso-percettiva, per cui, le attività motorie e psicomotorie, previste dal progetto, possono essere anche occasione per l’avvio ad una corretta educazione alla salute, tanto necessaria oggi per contrastare gli effetti negativi dell’ipocinesia e avviare i bambini all’adozione di uno stile di vita attivo.
- Educazione e valorizzazione di tutte le aree della personalità del bambino (cognitiva, motoria, emotivo-affettiva, sociale) Ciò permetterà a ciascun alunno, compresi quelli in situazione di disabilità e/o portatori di bisogni educativi speciali, di poter partecipare, con i propri punti di forza e con successo, alle attività programmate. L’aumento del senso di efficacia personale e il positivo concetto di sé che ne derivano, rappresentano il primo passo verso un’efficace inclusione scolastica prima e sociale
- Realizzare l’alfabetizzazione motoria avviando il bambino allo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza. Attualmente, i naturali bisogni di movimento, creatività e fantasia dei bambini sono spesso mortificati dagli spazi di vita, dentro e fuori casa, sempre più ristretti e con arredi e giochi standardizzati. La motricità spontanea, necessaria allo sviluppo psicomotorio armonico e completo, è sostituita ormai da offerte istituzionalizzate e specifiche, con tutti i rischi della specializzazione precoce.
Per i docenti:
- Contribuire alla formazione “in campo” dei docenti. La proposta operativa rappresenta delle vere e proprie linee guida per la sperimentazione e l’attuazione delle principali metodologie attive di cui si serve la didattica per competenze anche in ambito motorio: brainstorming, cooperative learning, circle-time, laboratorio, ecc.
I giochi motori, le fiabe motorie, le drammatizzazioni, gli esercizi con i piccoli attrezzi, presentati suddivisi per fasce di età e per difficoltà, diventeranno le matrici dalle quali i docenti partiranno per la creazione, insieme agli alunni, di nuove e sempre differenziate proposte motorie.
- Contribuire alla condivisione e diffusione di buone pratiche scolastiche.Gli incontri informativi e formativi, la costituzione di gruppi sui social, le manifestazioni finali, provinciali e interregionali, rappresenteranno occasione di scambi di idee, informazioni, strategie didattiche e metodologiche.
Per le famiglie:
- Informazione e coinvolgimento delle famiglie. Di fondamentale importanza sarà il contributo delle famiglie, con l’adozione di comportamenti corretti anche fuori dalla scuola, ai fini dell’avvio dei bambini a stili di vita attivi e ad un regime alimentare equilibrato. I docenti, provvederanno a spiegare il progetto ai genitori e li aggiorneranno puntualmente sulla sua evoluzione.
- Implementazione del turismo scolastico.Le manifestazioni finali interregionali, a carattere itinerante, rappresenteranno delle vere e proprie uscite didattiche con un programma formativo finalizzato alla crescita culturale dei bambini e delle loro famiglie”.
* F.to La Dirigente scolastica
Prof.ssa Serafina Patrizia Scerra
* firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3, comma 2 del d.lgs. n. 39/1993
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