Circ. n. 333 – Ripartenza delle attività didattiche in presenza nel mese di settembre 2020.
Circ. n. 333
Bologna, 06/07/2020
Ai Docenti
Ai Genitori
Alla DSGA f.f.
Ad Amministrativi e Ausiliari
e p.c. A tutti gli Stakeholders
Sul Sito in Circolari on line:
OGGETTO: ripartenza delle attività didattiche in presenza nel mese di settembre 2020.
La Dirigente Scolastica (D.S.) pro tempore dell’Istituto Comprensivo (I.C.) n.13 di Bologna, Prof.ssa Serafina Patrizia Scerra,
VISTE le Linee guida definitive – Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021, prot. n. 0000039 del 26/06/2020, a cura del Ministero dell’Istruzione (MI), allegate alla Circolare n. 328 del 29/06/2020,
COMUNICA
che la ripresa delle attività didattiche in presenza, a partire dall’anno scolastico (a.s.) 2020/21, dovrà garantire sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, benessere socio – emotivo degli studenti e dei lavoratori della scuola, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione degli alunni.
In particolare, con riferimento alle indicazioni sanitarie sul distanziamento fisico, riporta, a seguire, l’indicazione, tratta dal verbale della riunione del Comitato Tecnico Scientifico[1] (CTS), tenutasi il giorno 22 giugno 2020: «Il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le rime buccali degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione…».
La D.S. rimane in attesa degli aggiornamenti del CTS, che dovranno pervenire alla scuola almeno due settimane prima dell’inizio dell’anno scolastico, in considerazione del quadro epidemiologico, con indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e per gli insegnanti, all’interno dell’aula e/o negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni.
Anticipa che l’I.C. n.13, in caso di necessità, potrà avvalersi delle forme di flessibilità, derivanti dallo strumento dell’Autonomia[2], sulla base degli spazi a disposizione e delle esigenze delle famiglie e del territorio, che contemplino, ad esempio:
- una riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento;
- l’articolazione modulare di gruppi di alunni, provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;
- una frequenza scolastica in turni differenziati, anche variando l’applicazione delle soluzioni in relazione alle fasce di età degli alunni e degli studenti nei diversi gradi scolastici;
- l’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari;
- una diversa modulazione settimanale del tempo scuola, su delibera degli Organi collegiali competenti.
Gli strumenti di autonomia didattica e organizzativa, previsti dagli artt. 4 e 5 del DPR n. 275/99, potranno, infatti, consentire un diverso frazionamento del tempo di insegnamento, più funzionale alla declinazione modulare del tempo scuola, anche in riferimento alle esigenze che dovessero derivare dall’effettuazione, a partire dal 1 settembre 2020 e in corso d’anno 2020-2021, delle attività relative ai Piani di Apprendimento Individualizzati (PAI) e ai Piani di Integrazione degli Apprendimenti (PIA), di cui all’OM 16 maggio 2020, n. 11.
Informa che, per una più ampia realizzazione del servizio scolastico, nelle condizioni del presente scenario, ferma restando la disponibilità di adeguate risorse finanziarie, l’I.C. n.13 potrà sottoscrivere specifici accordi, quali “Patti educativi di comunità”, con gli Enti locali, le istituzioni pubbliche e private, variamente operanti sul territorio e le realtà del Terzo settore.
L’alleanza scuola famiglia potrà ulteriormente concretizzarsi nell’aggiornamento del “Patto Educativo di Corresponsabilità” che potrà essere ricalibrato in una forma maggiormente rispondente alle nuove esigenze culturali di condivisione tra scuola e famiglia, diventando il luogo in cui gli adulti educatori si riconosceranno, formalmente e sostanzialmente, nel conseguimento dello stesso obiettivo.
Priorità irrinunciabile sarà quella di garantire, adottando tutte le misure organizzative ordinarie e straordinarie possibili, sentite le famiglie e le associazioni per le persone con disabilità, la presenza quotidiana a scuola degli alunni con Bisogni educativi speciali (BES), in particolar modo di quelli con disabilità, in una dimensione inclusiva vera e partecipata.
Per alcune tipologie di disabilità, sarà opportuno studiare accomodamenti ragionevoli, sempre nel rispetto delle specifiche indicazioni del Documento tecnico del CTS: “Nel rispetto delle indicazioni sul distanziamento fisico, la gestione degli alunni con disabilità certificata dovrà essere pianificata anche in riferimento alla numerosità, alla tipologia di disabilità, alle risorse professionali specificatamente dedicate, garantendo in via prioritaria la didattica in presenza. Si ricorda che, in coerenza con il DPCM 17 maggio, non sono soggetti all’obbligo di utilizzo della mascherina gli studenti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. Per l’assistenza di studenti con disabilità certificata, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dallo studente, potrà essere previsto per il personale l’utilizzo di ulteriori dispositivi. Nello specifico in questi casi il lavoratore potrà usare unitamente alla mascherina chirurgica, fatto salvo i casi sopra menzionati, guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose. Nell’applicazione delle misure di prevenzione e protezione si dovrà necessariamente tener conto delle diverse disabilità presenti”.
Nella nostra scuola sarà necessario prevedere attività di funzionale organizzazione degli spazi esterni e interni, per evitare raggruppamenti o assembramenti e garantire ingressi, uscite, deflussi e distanziamenti adeguati in ogni fase della giornata scolastica, per alunni, famiglie, personale scolastico e non scolastico.
L’arrivo a scuola degli alunni potrà essere differito e scaglionato, in maniera da evitare assembramenti nelle aree esterne e nei deflussi verso l’interno, nel rispetto delle ordinarie mansioni di accoglienza e di vigilanza, attribuite al personale ausiliario. Resta inteso che, durante gli ingressi e le uscite, nonché durante gli spostamenti all’interno dell’edificio scolastico, da limitare comunque alle effettive esigenze, tutto il personale e gli alunni dovranno attenersi alle prescrizioni di sicurezza indicate.
L’I.C. n. 13 potrà riorganizzare, migliorare e valorizzare eventuali spazi già presenti a scuola, attraverso interventi di manutenzione ordinaria o di “edilizia leggera”, finalizzata alla manutenzione straordinaria, in accordo con gli Enti locali, creando spazi supplementari in aree all’aperto interne alla pertinenza scolastica, ove presenti e limitatamente ai periodi in cui le condizioni climatiche lo consentano.
Resta ferma la competenza degli Enti locali nella concessione delle palestre e di altri locali, afferenti alle istituzioni scolastiche di competenza, al termine dell’orario scolastico, operate le opportune rilevazioni orarie e nel rispetto delle indicazioni recate dal Documento tecnico del CTS, purché, all’interno degli accordi con le associazioni concessionarie siano esplicitamente regolati gli obblighi di pulizia approfondita e igienizzazione, da condurre obbligatoriamente al termine delle attività medesime, non in carico al personale della scuola.
Per promuovere la cultura della salute e sicurezza, l’I.C. n.13 curerà apposite campagne informative e di sensibilizzazione, rivolte al personale, agli studenti e alle famiglie, attraverso le quali potrà richiamare i contenuti del Documento tecnico del CTS riguardanti le precondizioni per la presenza a scuola.
L’I.C. n.13 realizzerà attività di informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il personale, sui rischi specifici alle misure di prevenzione igienico-sanitarie, al fine di prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del COVID-19. Inoltre, la scuola potrà gestire l’attività informativa e formativa sulle misure da adottare per contrastare la diffusione del COVID-19, anche in modalità a distanza qualora, per necessità, sussista il divieto di svolgimento delle riunioni in presenza degli Organi collegiali o delle assemblee.
L’I.C. n.13 potrà organizzare, singolarmente o in rete, attività di formazione specifica per il personale docente e ATA, in materia di utilizzo delle nuove tecnologie, relativamente alle diverse mansioni e professionalità (docenza, attività tecnica e amministrativa, di accoglienza e sorveglianza), al fine di non disperdere e potenziare ulteriormente le competenze acquisite, dai docenti, nel corso del periodo di sospensione delle attività didattiche in presenza e dal personale ATA nel corso dei periodi di smart working, secondo le diverse mansioni. A puro titolo esemplificativo e non esaustivo, in applicazione del CCNI-Formazione del 19 novembre 2019, le attività per la formazione del personale docente ed educativo, per l’a.s. 2020-2021, potranno riguardare le seguenti tematiche:
- Metodologie innovative di insegnamento e di apprendimento
- Metodologie innovative per l’inclusione scolastica
- Modelli di didattica interdisciplinare
- Modalità e strumenti per la valutazione, anche alla luce di metodologie innovative di insegnamento e di apprendimento realizzate, ad esempio, attraverso le tecnologie multimediali.
Per il personale ATA:
- Organizzazione del lavoro, collaborazione e realizzazione di modelli di lavoro in team (tutto il personale ATA)
- Principi di base dell’architettura digitale della scuola (tutto il personale ATA)
- Digitalizzazione delle procedure amministrative anche in relazione alla modalità di lavoro agile (Assistenti amministrativi e tecnici).
Si ringrazia per la collaborazione.
La Dirigente Scolastica
Prof.ssa Serafina Patrizia Scerra
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
e per gli effetti dell’art.3 comma c.2 DLgs n.39/93
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[1](CTS) istituito presso il Dipartimento della Protezione civile recante “ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico e le modalità di ripresa delle attività didattiche per il prossimo anno scolastico”
[2]Regolamento 8 marzo 1999, n. 275, recante Norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche, che conferisce alle istituzioni scolastiche la possibilità di costruire percorsi formativi, funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, attraverso la definizione di precisi ambiti di intervento organizzativo.
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