Circ. n. 163 – Celebrazione del “Giorno Della Memoria”.
Circ. n. 163
Bologna, 22/01/2021
Ai Docenti
e p.c. A tutti gli Stakeholders
Sul Sito in Circolari online:
Oggetto: celebrazione del “Giorno Della Memoria”.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale, che si celebra, ogni anno, il 27 gennaio, per commemorare le vittime dell’Olocausto. Il giorno è stato designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria.
Al fine di comprendere l’importanza storica dell’evento riportiamo un breve estratto enciclopedico:
“Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del “1º Fronte ucraino” del maresciallo Ivan Konev arrivarono, per prime. presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti.
La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazifascista. Ad Auschwitz, circa dieci giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.
L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero, non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista. Nonostante i sovietici avessero liberato circa sei mesi prima di Auschwitz, il campo di concentramento di Majdanek e «conquistato [nell’estate del 1944] anche le zone in cui si trovavano i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka [precedentemente smantellati dai nazisti nel 1943]» fu stabilito che la celebrazione del Giorno della Memoria coincidesse con la data in cui venne liberato Auschwitz.
” La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, è indicata quale data ufficiale agli stati membri dell’ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1º novembre 2005. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio, perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz”.
Scrive Randolph, “La Shoah deve essere insegnata come un capitolo della lunga storia della disumanità dell’uomo. Non si può ignorare la discriminazione, inflitta a molte persone, a causa della loro razza, colore o credo. La Shoah, forse, è il culmine dell’orrore, che può accadere all’uomo, quando perde la sua integrità, la sua fede nella santità della vita umana”.
In Italia è stata la Legge n. 211 del 20 luglio 2000, a riconoscere il 27 gennaio, quale data celebrativa dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Data denominata “Giorno della Memoria” per ricordare la Shoah e con essa le gravi leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (art. 1).
L’articolo 2 della stessa legge invita le scuole di ogni ordine e grado ad organizzare cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Pertanto, in linea con quanto previsto dalla legge, tutti i docenti, in ragione dell’emergenza sanitaria che non prevede, quest’anno scolastico, momenti di aggregazione comuni, sono invitati ad organizzare, nelle proprie classi, momenti di riflessione per ricordare la Shoah.
Cordiali saluti.
La Dirigente Scolastica
Prof.ssa Serafina Patrizia Scerra
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
e per gli effetti dell’art.3 comma c.2 DLgs n.39/93
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