Ultima modifica: 16 Settembre 2018
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Circ.n.15- Iniziative da attivare per il contenimento del peso degli zaini scolastici

Circ. n. 15.                                                                                         Bologna, 15/09/2018

       

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Oggetto: iniziative da attivare per il contenimento del peso degli zaini scolastici.

 

il numero di alunni che avverte disagio e mal di schiena, trasportando lo zainetto, nel tragitto casa scuola è documentato dagli studi statistici, anche se la relazione tra mal di schiena e trasporto dello zainetto rimane da dimostrare con totale certezza.

Anche se non esistono nessi di causalità diretta, scientificamente documentati, tra zaino pesante e deformità o deviazione della colonna vertebrale (tenuto conto che l’uso abituale dello zaino è generalmente limitato a 20-30 minuti al giorno), non si può non considerare che maggiore è la quantità di tempo in cui si trasporta un carico e più alta è la possibilità di un’eventuale contrattura dolorosa alla muscolatura della schiena o che si assumano posture di compensazione sbagliate.

 

Il Consiglio Superiore di Sanità ha preso in esame da tempo la questione: Sessione XLII – Sezione III

– Seduta del 14 dicembre 1994; Sessione XLIII – Assemblea Generale – Seduta del 16 dicembre 1999, dalla quale si riporta quanto segue: ”la prevenzione delle rachialgie in età preadolescenziale e adolescenziale non

può essere ristretta esclusivamente alla “gestione” del peso dello zainetto, ma quest’ultima va inserita all’interno di programmi più completi di “educazione alla salute”, in cui l’apprendimento di corrette posture e il potenziamento delle abilità motorie dovranno essere sviluppati con determinazione e capillarità. Da studi pubblicati sembra anche che vi sia una discreta variabilità sul peso trasportato da scolari della medesima classe. Da questa rilevazione si evince che deve essere “educata” e “orientata” la formazione del ragazzo all’essenzialità organizzativa del corredo scolastico.”

 

Premesso che la problematica degli zaini troppo pesanti non rappresenta di per sé una novità e considerato che spesso i medesimi contengono anche materiale non strettamente scolastico, tuttavia educare gli studenti ad un corretto uso del materiale didattico e alle modalità del loro trasporto rientra negli interessi generali che possono essere perseguiti indirettamente dall’organizzazione scolastica. Si ricorda, a tale proposito, la nota congiunta n. 0005922 del 30/11/2009 recante in oggetto “Chiarimenti in merito al peso degli zainetti scolastici”, emanata da MIUR e Ministero del Lavoro, della Salute e Politiche Sociali.

 

Per ovviare al problema del peso dello zaino, possono essere utili accordi tra insegnanti affinché, attraverso la programmazione e l’organizzazione del lavoro scolastico, distribuiscano nell’arco della settimana il materiale da portare in classe.

 

Il ruolo delle famiglie non deve essere da meno, anche perché spesso gli alunni tendono a non estrarre dalla cartella i libri dei giorni precedenti o a portare comunque tutti i libri senza cogliere l’opportunità di accordarsi tra compagni. La vigilanza del genitore, necessaria per tutelare attivamente la salute dei ragazzi, concorre contestualmente a realizzare un controllo sullo svolgimento dei compiti assegnati per casa.

 

A supporto di quanto sopra espresso si segnala che il Ministero della Salute, a partire dal settembre

2013 ha diffuso un apposito decalogo pubblicato al link: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?menu=dossier&p=dadossier&id=19

 

Inoltre, in tema di prevenzione, si richiama l’attenzione alla promozione di corretti stili di vita:

 

  • limitare la posizione seduta,
  • evitare di stare, per ore, seduti a guardare la televisione, oppure a giocare ai videogiochi,
  • fare attività fisica regolare, di varia tipologia e durata, per favorire lo sviluppo morfo-fisiologico e l’implementazione delle competenze motorie, nella consapevolezza che il movimento, svolto regolarmente, migliora la mobilità articolare e l’efficienza neuromuscolare,
  • imparare a prendersi cura della propria salute, attraverso la pratica sportiva.

 

In relazione a questi temi si ricorda che la Società Italiana di Pediatria, nel 2013, ha definito la “Piramide dell’attività motoria”, che è stata scelta, anche a fini divulgativi, come prova di Italiano nell’anno scolastico 2015/16 per le prove INVALSI del quinto anno della scuola primaria.

 

 

 

                                       

                                         La Dirigente scolastica

                       Dott.ssa Serafina Patrizia Scerra

Circ. N.15- Iniziative da attivare per il contenimento del peso degli zaini scolastici